Cristina Re

Quantica R&D e SKY53: nasce una nuova collaborazione per l’agricoltura del futuro

Quantica R&D è entusiasta di annunciare l’avvio di una nuova collaborazione con SKY53, azienda svizzera leader nelle soluzioni per l’agricoltura 4.0, con l’obiettivo comune di trasformare il modo in cui coltiviamo la terra: in modo più sostenibile, intelligente e rispettoso dell’ambiente.   Agricoltura di precisione e sostenibilità: un’alleanza naturale SKY53 è oggi un punto di riferimento per le tecnologie applicate all’agricoltura di precisione, grazie all’uso di droni dotati di sensori multispettrali e termici, georeferenziazione avanzata e analisi dettagliata del suolo e delle colture. Una tecnologia che consente interventi mirati, efficaci e tempestivi per ottimizzare la resa dei terreni e ridurre sprechi di risorse. La collaborazione con Quantica R&D, azienda italiana pioniera nello sviluppo di biotecnologie ecocompatibili,  si inserisce perfettamente in questa visione. Fondata e guidata da Luciano Gastaldi, ricercatore indipendente in fisica agronomica, Quantica R&D porta in campo la Tecnologia S.M.T.© (Supra Molecular Technology), un approccio scientifico che agisce a livello energetico e molecolare per rinforzare le piante senza l’uso di pesticidi. L57: l’alternativa naturale per l’agricoltura   Al centro di questa sinergia c’è L57 ECO-IMMUNO STIMOLANTE, un innovativo prodotto completamente biodegradabile, atossico e privo di chimica di sintesi. L57 agisce migliorando la capacità fotosintetica delle piante, rafforzandone la resilienza agli stress ambientali e aumentandone produttività e vitalità in modo naturale. Un vantaggio decisivo per l’uso tramite droni, dove l’irrorazione aerea con prodotti chimici è fortemente (e giustamente) proibita. Grazie alla sua formulazione sicura e naturale, L57 è perfetto per l’applicazione tramite le tecnologie di volo avanzate di SKY53, portando sul campo una sinergia tra innovazione digitale e sostenibilità ecologica.   Obiettivo comune: una nuova agricoltura, davvero sostenibile   Questa collaborazione nasce da una visione condivisa: riformare profondamente l’agricoltura, in linea con gli obiettivi del Green Deal Europeo e le esigenze di un pianeta sempre più fragile. Entrambe le aziende sono consapevoli dell’impatto negativo della chimica agricola di sintesi sulla biodiversità, sulla salute e sulla qualità degli alimenti. L’unione tra tecnologia di precisione e soluzioni eco-innovative come quella proposta da Quantica R&D e SKY53 rappresenta una concreta alternativa per un’agricoltura che guarda al 2050 e oltre, con risultati reali e misurabili. Grazie a questa alleanza, Quantica R&D e SKY53 si pongono all’avanguardia di una nuova rivoluzione agricola, dove scienza, etica e tecnologia si fondono per restituire valore alla terra, al cibo e alle persone. Un passo deciso verso un’agricoltura capace di nutrire il mondo senza impoverirlo.     Scarica QUI il Comunicato Stampa

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Ecco come le piante comunicano tra loro

La rete invisibile che protegge la natura Un team di ricercatori guidato dal Professor Masatsugu Toyota dell’Università di Saitama, Giappone, ha svelato nuovi dettagli sul misterioso linguaggio delle piante. Lo studio [qui puoi leggere l’articolo completo], pubblicato su Nature Communications, approfondisce i meccanismi di comunicazione aerea tra le piante, un fenomeno che evidenzia la loro straordinaria capacità di collaborare per affrontare le minacce.   Un linguaggio fatto di molecole volatili Quando una pianta subisce danni meccanici o è attaccata da insetti, emette nell’atmosfera composti organici volatili (VOCs). Queste molecole agiscono come segnali d’allarme, avvertendo le piante vicine del pericolo imminente. Questo meccanismo, scoperto nel 1983, è stato osservato in oltre 30 specie vegetali. Tuttavia, fino a oggi, i dettagli molecolari di questa comunicazione rimanevano in gran parte sconosciuti. Il team di Toyota ha fatto un passo avanti: ha mostrato in tempo reale come i VOCs vengano percepiti dalle piante, innescando risposte difensive basate su variazioni nella concentrazione di calcio intracellulare (Ca²⁺).   Un sistema di comunicazione visibile I ricercatori hanno utilizzato un sistema innovativo che combina il pompaggio dei VOCs emessi da piante attaccate da bruchi con un sistema di imaging fluorescente. L’esperimento, condotto su piante di senape (Arabidopsis thaliana), ha rivelato che l’esposizione ai VOCs induceva “lampi” di fluorescenza, correlati a variazioni di calcio intracellulare, che si diffondevano nelle foglie. Grazie a questa tecnica, il team ha identificato due VOCs chiave: il (Z)-3-esenale (Z-3-HAL) e l’(E)-2-esenale (E-2-HAL), noti come volatili delle foglie verdi (GLVs). Questi composti, caratterizzati da un odore erbaceo, non solo avvisano le piante del pericolo, ma attivano anche geni legati alla difesa.   VISUALIZZA IMMAGINE COMPLETA   Il ruolo del calcio e degli stomi Per comprendere il legame tra i segnali di Ca²⁺ e le risposte difensive, gli scienziati hanno trattato le piante con sostanze che inibiscono il calcio, dimostrando che senza il calcio intracellulare, la risposta difensiva non viene attivata. Hanno inoltre scoperto che gli stomi, piccoli pori sulla superficie delle foglie, svolgono un ruolo cruciale: consentono l’ingresso rapido dei VOCs nei tessuti interni delle piante. Pretrattamenti con acido abscissico (ABA), che chiude gli stomi, riducevano significativamente i segnali di Ca²⁺, mentre mutanti con stomi difettosi continuavano a rispondere normalmente.   Un linguaggio vegetale complesso Le piante non comunicano solo in caso di attacchi da insetti. Anche danni meccanici, come il taglio delle foglie, inducono il rilascio di VOCs e attivano segnali di allarme nelle piante vicine. I ricercatori hanno anche identificato le cellule coinvolte nella trasduzione dei segnali: le cellule guardiane reagiscono rapidamente, seguite da quelle mesofille, mentre le cellule epidermiche mostrano una risposta più lenta.     Le implicazioni di questa scoperta Secondo Toyota, questa rete di comunicazione invisibile tra le piante è essenziale per la loro sopravvivenza. È un sistema che consente loro di proteggersi in modo tempestivo e collaborativo dalle minacce esterne. Lo studio non solo illumina l’affascinante mondo delle piante, ma offre una nuova prospettiva sulla complessità della vita vegetale e sulla sua capacità di adattarsi all’ambiente. Questi risultati aprono nuove strade per l’agricoltura sostenibile, offrendo la possibilità di sfruttare i VOCs per migliorare la resistenza delle colture a parassiti e stress ambientali. La natura ci sorprende ancora una volta, mostrando come anche organismi privi di voce possano parlare un linguaggio straordinariamente complesso e ricco. Questo studio ci invita a guardare alle piante con occhi nuovi, non solo come esseri passivi, ma come protagonisti attivi di una rete ecologica interconnessa e vitale per il nostro pianeta.

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“A come Agricoltura, fin dal principio la memoria dell’acqua” – Rovigo 12 gennaio 2025

La tecnologia SMT, supramolecolare, rappresenta un paradigma di risonanza con il modello collaborativo che caratterizza e impregna l’intero mondo naturale.   Se ne è discusso a Rovigo, domenica 12 gennaio, durante il convegno “A come Agricoltura, fin dal principio la memoria dell’acqua”, organizzato dalla Fondazione Ippocrate, che ha registrato una notevole partecipazione e suscitato grande interesse da parte del pubblico, riunito nella sala della Gran Guardia.     Ogni processo naturale, infatti, è governato da meccanismi che concorrono alla nascita, allo sviluppo e al mantenimento della vita. La tecnologia SMT, di cui Luciano Gastaldi detiene la proprietà intellettuale, collabora con la natura trasmettendo alle molecole d’acqua funzioni che aiutano le piante a recuperare la loro “memoria”, ossia la forza vitale originaria e la capacità di autodifendersi senza ricorrere a pesticidi e agenti chimici, responsabili di gravi danni all’ambiente e alla salute umana. Il crinale su cui ci troviamo – l’impoverimento delle qualità organolettiche e nutrizionali dei cibi, per cui mangiamo senza nutrirci realmente, e la progressiva desertificazione dei terreni – impone la necessità di focalizzare l’attenzione sull’agricoltura e di sperimentare nuovi modelli e orizzonti conoscitivi.   Luciano Gastaldi, direttore scientifico di Quantica R&D, ha affermato, ricordando Einstein, che prima della materia esiste l’energia e che il lavoro quantistico sulle vibrazioni dell’acqua può efficacemente, seppur progressivamente, eliminare la necessità di ricorrere agli agrofarmaci.   Anche Irina Boutourline, Vicepresidente di Ippocrateorg e della Fondazione Ippocrate ETS, nonché creatrice del progetto Origini, ha parlato di modelli collaborativi per una nuova medicina ippocratea. Ha sottolineato: “Abbiamo bisogno di antidoti per un sistema malato e li abbiamo individuati nella destrutturazione dei condizionamenti. Dobbiamo risolvere i problemi uno alla volta, come ad esempio quello dell’alimentazione. Per questa ragione, crediamo nel progetto di Luciano Gastaldi, che offre soluzioni concrete. Deve inoltre crescere la consapevolezza tra le persone per favorire la cooperazione in progetti da promuovere secondo obiettivi di solidarietà e con una consapevolezza basata su un’informazione indipendente”.   Fondazione Ippocrate 

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Pesticidi. Fine di un incubo? (NDMagazine Dicembre 2024)

Scarica qui l’articolo completo di NDMagazine.it   Agricoltura:l’alternativa ai pesticidi esiste Acqua “funzionale” e qualità nutrizionale degli alimenti   UN PERICOLO REALE Siamo ormai tutti consapevoli che gli alimenti che consumiamo ogni giorno hanno purtroppo subito innaturali trasformazioni nel tempo, fondamentalmente a causa dell’uso intensivo di sostanze chimiche (pesticidi, diserbanti, fertilizzanti quali i nitrati, stimolatori della crescita). Tutto ciò ha provocato conseguenze dannose, riconducibili ad un mancato “riconoscimento” da parte del nostro patrimonio genetico, evolutosi in centinaia di migliaia di anni, col risultato di una drastica riduzione, in termini di apporto, di vitamine, oligoelementi, proteine e Sali minerali presenti in cereali, legumi, verdura e frutta, con conseguenti carenze nutrizionali, potenzialmente patogene. In uno studio americano del 2004 è emerso che dal 1953 al 1999 c’è stato un tasso di diminuzione di nutrienti (nello specifico proteine, calcio, fosforo, ferro, riboflavina e vitamina C) nelle coltivazioni di 43 alimenti analizzati. Il cibo di cui ci nutriamo attualmente se coltivato con l’aggiunta di prodotti di sintesi, necessari a rendere le piante più produttive e resistenti alle aggressioni di patogeni di diversa origine, non ci nutre più, per quanto mangiamo siamo in un momento di iponutrizione significativo. Il paradosso, quindi, consiste in una iponutrizione di fatto, brillantemente definita dal Prof. Massimo Plebani (Comitato scientifico di ND) quale autentica “carestia nella abbondanza”. Va inoltre sottolineato, in termini ecologici, che le pratiche messe in atto nelle coltivazioni estensive stanno contribuendo drammaticamente ad una desertificazione dei terreni e ad una evidente asimmetria nella distribuzione delle risorse, a livello planetario.   PESTICIDI E TUMORI   Che il consumo di alimenti provenienti da vegetali trattati con pesticidi possa essere correlato ad un aumento di svariate patologie, anche oncologiche, è un dato ormai acquisito, è però importante sottolineare che il rischio legato ai pesticidi coinvolge non solo i consumatori dei prodotti alimentari contaminati ma la stessa salute di chi utilizza queste sostanze in agricoltura. Già nel 2021 T.M.A. Pedroso e Coll. (Università di Goias, Brasil, effettuarono una metanalisi della letteratura scientifica esaminando 104 studi pubblicati nel decennio 2011-2020 in una ventina di Paesi, tra cui Stati Uniti, Francia, Brasile e India (“Cancer and occupational exposure to pesticides: a bibliometric study of the past 10 years” – Environ Sci Pollut Res Int. 2021 Oct 19;29). La metanalisi evidenziò un evidente collegamento tra utilizzo di pesticidi e insorgenza di 45 tipi di cancro, in correlazione con il livello di esposizione subito dagli agricoltori. In particolare, in oltre metà delle pubblicazioni (62 su 104), veniva evidenziata una precisa relazione tra esposizione ai pesticidi e insorgenza delle forme oncologiche più diffuse presso i lavoratori agricoli: • Mieloma multiplo • Cancro alla vescica• Linfoma non-Hodgkin• Carcinoma prostatico.   QUALCOSA FORTUNATAMENTE SI MUOVE   Gli enormi interessi in gioco hanno purtroppo rinviato l’attuazione concreta di politiche comunitarie miranti alla abolizione/riduzione di fitofarmaci in agricoltura, come era delineato nelle Strategie del cosiddetto “Green Deal”.Ciononostante, il mondo scientifico si è mosso e si sta muovendo per ricercare alternative naturali alla chimica (di “agricoltura biodinamica”, ad esempio, questa rivista si è occupata in passato e prossimamente tratterà); oggi però vogliamo dedicare attenzione ad una metodologia innovativa che sta emergendo con grande successo, l’utilizzo di “acqua funzionale” per una agricoltura realmente “sostenibile”: soluzione che rappresenta una autentica sfida ambientale e sanitaria, fondata sulla comprensione profonda dei processi vitali primordiali, grazie alla quale i vegetali vengono potenziati nelle loro capacità “ricettive”, invece di essere sottoposti a trattamenti chimici dannosi. Inoltre, va segnalato che le coltivazioni che forniscono i vegetali necessari al nostro metabolismo hanno un impatto desertificante sui suoli nei quali vengono applicate.Ecco, quindi, che nasce l’esigenza di una nuova agricoltura che non inquini il suolo, le piante stesse, e soprattutto che renda quest’ultime ingrado di adattarsi velocemente alle possibili aggressioni di agenti patogeni vegetali e possa migliorare il contenuto di micronutrienti necessari al corretto funzionamento del metabolismo umano.   … CONTINUA LA LETTURA SULLA RIVISTA ND Natura Docet di dicembre 2024 ⬇️   Leggi la rivista completa di NDMagazine – Dicembre 2024    

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Dal cuore delle Alpi al sole della Toscana: nasce l’olio di oliva “Oltre il Bio”

Quando si pensa alla Valle d’Aosta, i primi scenari che vengono in mente sono i paesaggi montani, i pascoli verdi e i piccoli borghi incastonati tra le vette. È proprio qui, tra le montagne, che Clelia Collé ha scelto di costruire la sua vita. Una vita scandita dai ritmi della natura, dove alleva con amore capre, pecore e animali di bassa corte, e coltiva orti che nutrono la famiglia e la comunità locale. Clelia, proprietaria dell’Azienda Agricola La Gouerze, non è una semplice agricoltrice: è una custode di semi e di tradizioni antiche, appassionata di biodiversità e della riscoperta di specie autoctone. Tra le sue mani, la terra rivive attraverso la cura per le varietà dimenticate, le erbe spontanee e officinali, e l’uso di pratiche agricole che rispettano l’ambiente. Ma questa storia non si svolge solo tra le cime alpine. Parte da lontano, dalla Toscana, dove un uliveto secolare aspettava di tornare a nuova vita.   Marisa e il sogno dell’uliveto     Marisa, una figura fondamentale nella storia che vi stiamo raccontando, aveva acquistato anni fa un uliveto a Roccastrada, in provincia di Grosseto. Quegli ulivi secolari, simbolo di resistenza e longevità necessitavano di nuove cure per esprimere al meglio il loro potenziale. Quando Clelia ha deciso di unirsi al progetto di Marisa, è nata una missione ambiziosa: recuperare l’uliveto, riportarlo al vigore di un tempo e produrre un olio che fosse non solo di altissima qualità, ma anche rispettoso dell’ambiente e delle persone. La Tecnologia S.M.T.© di Quantica R&D   La svolta è arrivata grazie alla Tecnologia S.M.T.© di Quantica R&D. Clelia ha iniziato a utilizzare L57 ECO-IMMUNO STIMOLANTE, unprodotto innovativo che rafforza le piante in modo naturale.    “Le piante hanno risposto in modo sorprendente,” racconta. “Abbiamo visto una produzione abbondante e olive sanissime.”   Eppure, la sfida non era semplice: Clelia e Marisa vivono lontane dall’uliveto e non potevano trattare le piante con regolarità. Negli anni precedenti, l’uliveto aveva mostrato segni di sofferenza: fumaggine, macchie di ruggine sulle foglie e frutti attaccati dalla mosca dell’olivo. Ma quest’anno, grazie al supporto della Tecnologia S.M.T.©, i risultati sono stati straordinari: nessuna traccia delle malattie precedentemente osservate.   Nasce l’Olio di Oliva “Oltre il Bio”   L’amore per la terra, la dedizione e l’innovazione si sono uniti per dare vita a un prodotto unico: l’Olio di Oliva “Oltre il Bio” con olive spremute con macina di pietra. Questa certificazione (Oltre il Bio), riservata ai prodotti trattati esclusivamente con la Tecnologia di Quantica R&D, garantisce che l’olio sia chemical-free, sostenibile per l’ambiente e per chi lo consuma. L’Olio “Oltre il Bio” non è solo un olio: è l’espressione di un’agricoltura che guarda al futuro senza dimenticare il passato, un’agricoltura che combina tradizione e innovazione per rispettare il ciclo naturale della vita. Un ritorno alla terra, un passo verso il domani   L’amore per la terra non conosce confini: dalle montagne della Valle d’Aosta ai colli della Toscana, l’impegno di Clelia e Marisa dimostra che un’agricoltura più rispettosa e consapevole non solo è possibile, ma è anche il modo migliore per nutrire il corpo e l’anima. Grazie alla collaborazione con Quantica R&D, questi ulivi secolari non solo raccontano una storia di rinascita, ma offrono un prodotto che porta in sé il sapore della dedizione e il profumo della sostenibilità.  

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Quantica R&D – Una soluzione per un’agricoltura più sicura e sostenibile

INAIL rappresenta l’Italia al 3° Simposio Internazionale di Igiene Industriale in Spagna e sceglie Quantica R&D tra le soluzioni avanzate per un’agricoltura sostenibile, sicura per l’uomo e l’ambiente.   Il 28 e 29 ottobre si terrà a Santander, in Spagna, il 3° Simposio Internazionale di Igiene Industriale, organizzato dall’Istituto Cantabrico di Sicurezza e Salute sul Lavoro (ICASST). L’evento offrirà un’opportunità di confronto sui temi attuali dell’igiene industriale, con particolare attenzione agli agenti cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione (CMR), oltre alle ultime innovazioni nel controllo biologico degli agenti chimici. Fra i progetti esposti, l’Italia, rappresentata dall’INAIL, illustrerà “Metodi alternativi all’uso dei pesticidi per migliorare la salute e la sicurezza delle lavoratrici agricole”, che esplora soluzioni sostenibili per ridurre l’uso di pesticidi dannosi per la salute umana, sia maschile che femminile, e per l’ambiente.       I pesticidi, noti per la loro tossicità e per la resistenza sviluppata dai parassiti, sono particolarmente pericolosi per le donne, poiché possono agire come interferenti endocrini, compromettendo il sistema riproduttivo femminile.   A sostegno di un’agricoltura sostenibile, verranno indicati metodi alternativi, come l’uso di sostanze naturali, il recupero di antiche varietà agricole e la Tecnologia Supramolecolare (S.M.T.), che si distingue per l’impiego di acqua trattata come biostimolante, migliorando così la fertilità del suolo e la difesa delle piante. Il progetto sottolinea l’importanza della Tecnologia Supramolecolare (S.M.T.) di Quantica R&D, che, grazie alle proprietà strutturali ed elettromagnetiche dell’acqua trattata, favorisce un aumento significativo della capacità fotosintetica delle piante trattate, potenziando la loro produttività in modo sostenibile, riducendo i rischi agricoli. Verranno presentati i risultati di esperimenti che dimostrano l’efficacia della Tecnologia S.M.T., in grado di ridurre l’attacco di muffe sui semi, favorendo un’agricoltura più sicura e sostenibile, con vantaggi significativi per la salute dei lavoratori agricoli, dei consumatori e per l’ambiente.   Poster della conferenza    

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OLTRE IL BIO: una storia di sostenibilità e qualità a chilometro zero!

Filiera corta e chilometro zero: l’eccellenza dei prodotti locali La “filiera corta” o “chilometro zero” è un concetto che ha guadagnato sempre più attenzione negli ultimi anni, rappresentando una risposta concreta alla crescente preoccupazione per l’ambiente e la sostenibilità. Questo termine si riferisce a prodotti che non devono compiere lunghi  trasferimenti, riducendo così l’inquinamento ambientale associato al trasporto. I dati statistici confermano che il consumo di prodotti alimentari freschi è di gran lunga la principale voce di acquisto delle famiglie italiane, segno di u na crescente predilezione per i prodotti locali. L’incontro tra produttore locale e consumatore promuove una serie di valori fondamentali: equità, stag ionalità,  tipicità e territorialità dei prodotti. Questo rapporto favorisce il riconoscimento del valore etico ed economico del lavoro agricolo, il risparmio energetico e il rispetto della sostenibilità ambientale. Noi di Quantica R&D siamo da sempre attenti e interessati alla sostenibilità ambientale. Fin dai primi anni dedicati alla ricerca scientifica per un’agricoltura sostenibile e sana, abbiamo perseguito questo obiettivo con passione e impegno trasformando questo ideale in realtà. Un’agricoltura senza trattamenti chimici, che ci ha portato a sviluppare la certificazione Oltre il Bio.   Oltre il Bio: il dolce sapore di un’agricoltura più etica   Andare “oltre il bio” significa coltivare utilizzando solo acqua, eliminando completamente l’uso di pesticidi e sostanze chimiche. Questo approccio comporta enormi benefici: agricoltori e consumatori non sono esposti agli effetti nocivi di queste sostanze, le piante risultano più sane e resistenti, e i prodotti sono più buoni e nutrienti. L’impatto inquinante sull’ambiente è praticamente azzerato. Controlliamo attentamente la crescita delle piante, permettendo loro di difendersi dai parassiti in maniera naturale. I nostri prodotti non hanno traccia di trattamenti chimici, garantendo purezza e qualità.   Certificazione Oltre il Bio   I prodotti agroalimentari ottenuti grazie all’innovativa agricoltura chemical free basata sulla Tecnologia S.M.T.© di Quantica R&D acquisiscono il Certificato di Garanzia “Oltre il Bio”. Se desiderate assaggiare questi prodotti freschi direttamente dal banco ortofrutticolo, li trovate presso l’IPERMERCATO GROS CIDAC di Aosta, grazie alla collaborazione con l’Associazione Forrest Gump VdA 2.0.   L’Associazione Forrest Gump VdA 2.0   Dal 26 luglio, i prodotti agroalimentari coltivati dai ragazzi dell’Associazione Forrest Gump [https://www.forrestgumpvda.org/] , un’organizzazione che lavora con persone con disabilità, sono disponibili presso l’IPERMERCATO GROS CIDAC di Aosta. Questa cooperativa non solo promuove l’inclusività e l’autonomia attraverso la creazione di opportunità lavorative, ma garantisce anche un’agricoltura sana e priva di rischi per chi lavora nei campi. Infatti, grazie all’utilizzo dei prodotti Quantica R&D, i ragazzi possono lavorare senza protezioni, in un’agricoltura chemical free e senza pesticidi.   Il vero sapore della Natura   I prodotti agroalimentari nati da un’agricoltura chemical free con la tecnologia di Quantica R&D e certificati Oltre il Bio sono la scelta ideale per chi cerca un’alimentazione sana e sostenibile. Venite a scoprirli all’IPERMERCATO GROS CIDAC di Aosta [https://www.groscidac.eu/] e gustate il vero sapore della natura. Un’agricoltura sana, sostenibile per l’ambiente, buona per chi la mangia e innocua per chi la coltiva! La filiera corta, anzi brevissima, vi permetterà di avere sulle vostre tavole prodotti sani e sostenibili.                

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I prodotti di eccellenza di “Oltre il Bio” debuttano su BU-NET, l’innovativo e-commerce culinario!

I prodotti certificati “Oltre il Bio” sono finalmente disponibili sul portale BU-NET!   “Oltre il Bio”, i prodotti agroalimentari ottenuti grazie all’innovativa agricoltura chemical free basata sulla Tecnologia S.M.T.© di Quantica R&D, sono ora disponibili sul portale BU-NET, il primo e-commerce culinario che celebra la buona cucina locale e valorizza i piccoli produttori artigianali.   In un’epoca consapevole dei danni dei prodotti chimici nell’agricoltura, Quantica R&D si distingue per una visione pionieristica, promuovendo una trasformazione radicale basata sul rispetto per il ciclo vitale. Il Dottor Luciano Gastaldi, direttore scientifico di Quantica R&D, ha dedicato anni di ricerca per ritrovare un’arte nell’agricoltura che sia sostenibile e rispettosa dell’ambiente. La Tecnologia S.M.T.© (Supra Molecular Technology) è la chiave di questo nuovo approccio, che permette di sviluppare prodotti agricoli che sostituiscono la tradizionale componente chimica impiegata nell’agricoltura, garantendo una produzione sostenibile ed eco-friendly.   Da diversi anni, aziende agricole di medie e grandi dimensioni utilizzano con successo i prodotti di Quantica R&D. I risultati di questa pratica agricola consapevole acquisiscono il Certificato di Garanzia “Oltre il Bio”, che distingue i prodotti derivanti da un’agricoltura priva di sostanze chimiche, trattati esclusivamente con prodotti agricoli sviluppati da Quantica R&D. Questi prodotti, certificati da un’agricoltura rispettosa e sostenibile, sono ora disponibili sul portale BU-NET, l’e-commerce innovativo che porta l’eccellenza italiana sulle vostre tavole!   I prodotti certificati “Oltre il Bio” sono un esempio tangibile di come l’agricoltura eseguita con la Tecnologia S.M.T.© sia diversificata e di alta qualità. Tra i prodotti disponibili troviamo vasetti di marmellata di pere, ortaggi in agrodolce, farina di alta qualità e vini bio, tutti frutto di un processo agricolo sostenibile e libero da prodotti chimici dannosi. Vi invitiamo a scoprire e ad acquistare il gusto autentico e salutare dei prodotti “Oltre il Bio” su BU-NET e a unirvi alla rivoluzione verso un’agricoltura futura, rispettosa dell’ambiente e delle tradizioni culinarie.  

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L’alternativa naturale esiste – Il modello Valle d’Aosta (NDMagazine Marzo 2024)

Scarica qui l’articolo completo di NDMagazine.it   IL MODELLO VALLE D’AOSTA La richiesta dell’Unione europea era di ridurre del 50% l’uso dei pesticidi chimici in agricoltura entro il 2030 e di ripristinare la biodiversità danneggiata entro il 2050. Poi l’annuncio, nei giorni delle proteste dei trattori, del ritiro della proposta di legge sui pesticidi chimici da parte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – bollata da alcuni come la prima battuta d’arresto del Green Deal, il piano delle politiche per un’Europa più green e più competitiva – ha per ora ridimensionato gli scenari. Ma qualcosa in Europa, o meglio in Italia si sta muovendo. Su questa partita, la Valle d’Aosta, la più piccola regione dello Stivale, avrebbe tutte le carte in regola per bruciare le tappe e poter raggiungere gli obiettivi europei con molto anticipo. Ne è convinto Luciano Gastaldi, ricercatore e titolare dell’azienda Quantica R&D di Cuneo, ideatore di un sistema di coltivazione naturale che sfrutta le onde elettromagnetiche nella lotta ai parassiti.   ACQUA FUNZIONALE: COLLOQUIARE CON LE PIANTE Si tratta di un’«acqua funzionale» che si ottiene esponendo dell’acqua di pozzo alle onde elettromagnetiche. Inizialmente i test furono fatti con il rame, in seguito si comprese come, da questo, sarebbero nati decine di prodotti uno per ogni singola malattia (una nuova “farmacia” ) – allora si scelse di “colloquiare“ con le piante, tramite le sue stesse onde, ricordandogli come e cosa fare in caso di malattia e/o pericoli. Il risultato è un’acqua che si comporta come se contenesse tutte le indicazioni del sistema immunitario delle piante, in pratica un prezioso alleato delle piante, in forma stabile fino a sei mesi. Questo è possibile perché anche l’acqua ha una sorta di memoria: non solo si ricorda degli elementi con cui entra in contatto ma è anche capace di ritrasmetterne le loro proprietà. Basterà innaffiare il giardino diluendo l’acqua funzionale – disponibile sul mercato nella variante liquida o in polvere – con l’acqua del rubinetto per trasmettere alle coltivazioni tutti i suoi benefici, senza di fatto avere principi chimici inseriti.   TECNOLOGIA SMT La scoperta – chiamata tecnologia S.M.T. (Supra Molecolar Technology) – ha trovato terreno fertile in Valle d’Aosta, ponendosi come una valida alternativa totalmente naturale all’utilizzo di pesticidi e fitofarmaci. Negli ultimi due anni, è stata sperimentata con ottimi risultati al Centro agricolo dimostrativo di Saint-Marcel, di proprietà della Regione, e da diversi viticoltori e agricoltori della zona. I benefici vanno dal miglioramento dell’aspetto della pianta, che acquista profumi e colori più intensi, e, cosa molto importante, delle sue proprietà nutritive fino all’aumento della produttività e alla protezione totale dalle malattie. Ugo Lini, responsabile del Centro di Saint-Marcel, ha utilizzato l’«acqua funzionale» su diverse coltivazioni, dalle fragole alle patate, dalle zucchine alle melanzane fino ai pomodori e agli alberi da frutto. “Abbiamo iniziato a sperimentare l’acqua funzionale nella primavera del 2022 – ha spiegato durate un incontro che si è tenuto sia il 13 gennaio al palazzo della Regione che lo scorso 10 febbraio alla Maison Rosset di Nus – (prossimo evento a Saint Vincent l’11 aprile). Abbiamo fatto delle prove su una parcella di fragole, metà l’abbiamo coltivata utilizzando l’acqua funzionale e metà no. Dopo 15 giorni la metà trattata ha cambiato completamente il gusto delle fragole e abbiamo fatto un test di assaggio e 10 persone su 11 le hanno preferite. Hanno un gusto molto più equilibrato, hanno più vitamine e dalle analisi risultano molto più ricche dal punto di vista nutrizionale”. La sperimentazione è stata poi estesa a tutte le coltivazioni del Centro agricolo: “Abbiamo sempre avuto un’aumento della produzione che va dal 6% al 46% e tutti i prodotti che abbiamo fatto assaggiare avevano un gusto diverso – prosegue Lini -. Ad esempio le zucchine non trattate sono più amarognole e acquose, quelle trattate sono più asciutte, perdono l’amaro e sono più equilibrate e più buone. Si torna ad avere quel profumi e quel gusto della frutta e della verdura di un tempo che oggi abbiamo completamente perso”. Una volta acquistato, il prodotto va diluito con acqua all’1% – quindi un litro di «acqua funzionale» per 100 litri d’acqua – e poi va dato una prima volta, poi a distanza di sette giorni, poi quattordici, poi ventuno e infine ventotto giorni, preferibilmente il mattino presto o la sera. “Dal momento in cui si tratta la pianta cambia quasi subito aspetto – afferma il responsabile del Centro agricolo -. Ad esempio avevamo un pero che non era più in buone condizioni, lo abbiamo trattato e quest’anno ha fatto dei ricacci di un metro”. Anche Vincent Grosjean, viticoltore e presidente del Consorzio Vini Valle d’Aosta, ha iniziato a sperimentare l’acqua funzionale nelle sue vigne. “Nella primavera del 2022 ho conosciuto Luciano che mi raccontato delle cose sulle frequenze delle piante che assolutamente non conoscevo – racconta Grosjean, anche lui ospite dell’incontro -. Per quell’anno avevo già pianificato i trattamenti nella mia azienda e così ho rimandato la sperimentazione dell’acqua funzionale all’anno successivo. Nel frattempo ho avuto il piacere di assaggiare alcuni vini prodotti con l’uva trattata con quell’acqua ed è scoccata la scintilla”. Detto, fatto. Grosjean ha iniziato ad utilizzare l’acqua su un terreno nuovo di appena due anni: “Non abbiamo ancora potuto vedere il risultato finale sull’uva perché le piante di due anni hanno pochi grappoli, ma quelli che c’erano erano sanissimi e sono arrivati a perfetta maturazione ed era anche piacevole mangiarli perché erano puliti – dice -. Anche i tralci sono perfettamente sani e quindi io mi ritengo molto soddisfatto per il primo anno, sopratutto per non aver usato pesticidi che è l’elemento più impattante sicuramente per il consumatore ma anche per chi coltiva la vigna: il primo a subire i danni dei pesticidi è proprio chi lavora il vigneto”.   STORIA DI UNA RICERCA EFFICACE L’«acqua funzionale» è stata messa a punto da Luciano Gastaldi con il supporto scientifico dell’università di Praga, dell’Università statale agricola e dell’Istituto Accademia Russa delle Scienze di Kazan, entrambe nella Repubblica indipendente del Tatarstan

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